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In Myanmar il diritto alla cittadinanza non può essere esercitato dagli individui di etnia Rohingya. Nel 1989, per ratificare l’esistenza delle tre categorie di cittadinanza (piena, associata e naturalizzata) stabilite dalla legge n. 4/1982, le autorità birmane introdussero delle carte di identità colorate per identificare facilmente lo status, l’origine etnica e la religione del possessore del documento: di colore rosso per i cittadini, di colore blu per i cittadini associati e verde per i naturalizzati. All’epoca del censimento del 1959 veniva rilasciata alla popolazione Rohingya la Carta di Registrazione Nazionale che forniva la prova che il suo possessore, residente permanente in Birmania, aveva la nazionalità birmana. Con la promulgazione della legge sulla cittadinanza del 1982, tutti gli abitanti del paese hanno dovuto presentare una domanda per ottenere la carta di identità. I Rohingya sono stati obbligati a restituire la Carta di Registrazione Nazionale la per ottenere dalle autorità un nuovo documento, anche se in pratica molti di loro non hanno ricevuto nessuna carta in cambio, né hanno potuto recuperare la vecchia carta.